venerdì 4 aprile 2014

Recensione Film Divergent


Bene, bene! Mi soddisfa praticamente tutto, in generale. Il film l'ho trovato parecchio fedele al libro, l'unica pecca è - a MIO parere - l'attore che interpreta Four-Quattro-Tobias (Theo James), che mi immaginavo esteticamente diverso e sinceramente non mi piace molto, ma devo dire che è stato bravo nel suo ruolo, mi ha proprio dato l'idea di guida spirituale-maestro a suo modo affettuoso, da vero ex Abnegante. L'attrice che interpreta la protagonista, Beatrice-Tris (Shailene Woodley), al contrario, mi pare azzeccatissima (esteticamente) per il ruolo. Leggermente monoespressiva all'inizio, ma con il proseguire del film molto più IC (in character), decisamente più... Dauntless (Intrepida) difficile rendere un cambiamento psicologico così repentino, in effetti. Tanto di cappello.

Mi è garbato assai il discorso di Janine (la nostra cara Rose di Titanic) al momento dell'iniziazione-scelta delle fazioni. Era qualcosa del tipo: "Il sistema delle fazioni è un essere vivente composto di cellule: tutti voi. E può sopravvivere e svilupparsi solo se ognuno di voi reclama il posto che gli spetta. Il futuro è di coloro che sanno a cosa appartengono." e, ovviamente, il modo in cui l'attrice l'ha interpretato.

Mi ha fatto morire Christina quando parla a Four per la prima volta e si dicono: "Mi chiamo Quattro." - "Come il numero?" - "Esatto, come il numero." - "Che è successo, dall'uno al tre non erano più disponibili?". Ovviamente il suo "quattro" ha un significato simbolico, mica si sceglie il soprannome a casaccio: 4 sono le sue paure. E considerate che, in media, una persona ha circa 10-15 paure. Altra frase epica di Tori, per quanto riguarda i Divergenti: "Se non possono inquadrarti non possono controllarti". Un altro personaggio che apprezzo molto è quello del colto Will, sempre sarcastico al punto giusto, e l'intrepida - in tutti i sensi - mamma di Tris. Eric, d'altra parte, è di un viscido... assoluto, come il personaggio stesso richiede. Fa venire voglia di strangolarlo nel sonno, per dire. Tristissimo il finale... ma dopo aver letto il libro mi aspettavo questa mezza strage. E aspettate di vedere il resto, la battaglia è appena iniziata! Ammetto che una delle scene che mi ha colpito particolarmente è stata quella dei treni: vedere gente che ci si fionda sopra a caso e salta giù col treno in corsa non è roba da tutti i giorni. Mentre leggevo il libro me la immaginavo bene o male così, ma senza dubbio vederla è stato infinitamente più epico. Carica d'adrenalina anche la scena in cui Tris si butta per prima dall'edificio (nell'apparente vuoto) e, indubbiamente, tutta la parte legata all'addestramento delle nuove reclute intrepide. Cruenta, spietata, realistica, angosciante... perfetta, se consideriamo tutto il contesto. Molto suggestiva, è stata, anche la scena in cui Tris e Four s'arrampicano sulla ruota panoramica. Super significativo il "lancio" giù per il filo a siluro, non penso che io lo farei mai, soffro troppo di vertigini, anche se me lo immagino molto stile "Blutornado" di Gardaland. Carinissimi i pezzi d'intesa fra Tris e Four, il cui rapporto evolve in modo graduale e naturale.

Insomma: inquadrature, costumi, trucco, effetti speciali, scene d'azione, suspance, musiche... è tutto esattamente come me l'ero immaginato. Se dovessi valutare il film da 1 a 10 gli darei un bel 8 pieno.

[Mi-Cat]

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